OpenTalk
A che punto è il vostro progetto e quali sono gli obiettivi per il futuro?
Il progetto è attualmente in fase di validazione con un MVP funzionante sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino e incubato da 2i3T. L’obiettivo nel breve periodo è completare la sperimentazione sul campo con operatori del settore e avviare la prima versione commerciale della piattaforma. Nel medio termine puntiamo a scalare il modello B2B, integrare API per portali PropTech e banche, e successivamente aprire il servizio al mercato B2C, rendendo l’analisi delle aste accessibile a tutti.
Quando e come nasce l'idea?
L’idea nasce nel 2024 dall’incontro tra Valentina Cipriani e Monica Puglisi, professioniste dei settori ICT e immobiliare, che hanno riscontrato quanto l’analisi delle perizie d’asta fosse complessa, frammentata e poco accessibile.
Da qui l’intuizione di creare REAL-EI, una piattaforma che usa Intelligenza Artificiale per automatizzare e semplificare la lettura dei fascicoli d’asta, rendendo i dati chiari e utilizzabili da tutti.
Qual è la caratteristica che vi distingue dai competitor e che potrà essere la chiave del vostro successo?
La nostra forza distintiva è l’uso dell’Intelligenza Artificiale proprietaria per leggere automaticamente i fascicoli d’asta e generare indicatori oggettivi di rischio e rendimento.
A differenza dei competitor che si limitano a raccogliere annunci, REAL-EI trasforma documenti tecnici in dati chiari e comparabili, offrendo analisi immediata, trasparenza e accesso a informazioni prima riservate solo agli esperti.
Fare startup significa anche affrontare sfide di varie entità nel proprio percorso: qual è stato il momento più "challenging" e qual è la lezione più importante che avete imparato?
Il momento più challenging è stato tradurre un processo complesso e giuridico come l’analisi delle aste in un modello leggibile da un algoritmo di intelligenza artificiale: unire competenze legali, immobiliari e tecnologiche è stata una vera sfida.
La lezione più importante? L’innovazione nasce dal dialogo tra mondi diversi: solo collaborando con professionisti, università e operatori del settore è possibile creare una tecnologia davvero utile e utilizzabile.
Condividi il post:

