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A che punto è il vostro progetto e quali sono gli obiettivi per il futuro?

Attualmente abbiamo scalato a livello industriale il processo alla base del business. Abbiamo raggiunto un TRL 7 e stiamo validando il mercato creando collaborazioni con aziende del settore in tutto il mondo. Il nostro prossimo obiettivo è quello di costruire un nostro impianto pilota per entrare nel mercato entro la prima metà del 2026.

Quando e come nasce l'idea?

L’idea nasce nel 2022 da Matteo Poddighe. Allora dottorando nel corso di dottorato in Scienze e Tecnologie Chimiche presso Uniss, si imbatte in un componente della liquirizia da cui parte per ottenere dei nanomateriali antimicrobici. L’incontro con Davide Sanna permette di sviluppare e migliorare l’idea, trasformandola in una realtà concreta come quella che è Alkelux oggi.

Qual è la caratteristica che vi distingue dai competitor e che potrà essere la chiave del vostro successo?

Siamo totalmente metal-free, siamo sostenibili e siamo più efficienti in fase di produzione degli imbalaggi attivi; infatti, Alkelux richiede il 60% in meno di additivo per produrre la stessa quantità di imballaggio attivo, mantenendo le stesse proprietà antimicrobiche, del competitor più performante presente sul mercato.

Fare startup significa anche affrontare sfide di varie entità nel proprio percorso: qual è stato il momento più "challenging" e qual è la lezione più importante che avete imparato?

Attualmente abbiamo scalato a livello industriale il processo alla base del business. Abbiamo raggiunto un TRL 7 e stiamo validando il mercato creando collaborazioni con aziende del settore in tutto il mondo. Il nostro prossimo obiettivo è quello di costruire un nostro impianto pilota per entrare nel mercato entro la prima metà del 2026.
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